Molto spesso si sente parlare di fisioterapia e dei suoi effetti benefici, ma la maggior parte delle volte tale terminologia viene utilizzata impropriamente.
Occorre quindi, preliminarmente, chiarire la differenza tra fisioterapista e fisiatra e, di conseguenza, tra fisioterapia e fisiatria.

Fisiatria o Fisioterapia.

Questi due termini molto spesso vengono confusi nel linguaggio comune e quindi è necessario chiarirne il discrimen. La fisiatria è una branca della scienza medica che si occupa dello studio delle parti del corpo traumatizzate o lese e che quindi presentano un pregiudizio al livello del sistema nervoso o del sistema locomotore.
Il fisiatra, pertanto, è deputato alla effettuazione di diagnosi clinico medica ed alla individuazione della terapia più appropriata alle specificità del caso.
Non volendo tediare il lettore con sterili tecnicismi, la differenza fondamentale tra le due categorie professionali risiede nel fatto che il fisiatra è un medico specializzato nella suddetta branca, mentre il fisioterapista si occupa dell’esecuzione della terapia individuata dal fisiatra a seguito della sua attività diagnostica.
Ciò non significa che il fisioterapista è un incompetente e che non abbia discrezionalità nella esecuzione della terapia. Infatti, si tratta di operatori socio sanitari che hanno conseguito l’abilitazione allo svolgimento della professione tramite appositi corsi per fisioterapisti.
Tuttavia, è sempre meglio scegliere con accuratezza il fisioterapista cui affidarsi perché sarà in concreto colui che potrebbe decidere le sorti dello svolgimento dello stato di malattia in cui si versa.

Quando rivolgersi ad un fisioterapista?

L’obiettivo implicito dell’articolo è di contribuire alla sensibilizzazione, consapevolezza e responsabilizzazione dei potenziali pazienti verso quella particolare scienza medica che si è definita fisioterapia.
Tramite i trattamenti fisioterapici è possibile apportare diversi benefici al nostro corpo, nel caso in cui si è affetti da malattie neurologiche e degenerative importanti, come il Parkinson o la sclerosi multipla, e meno incisive, come un semplice mal di schiena e deficit motorio causato dalla pratica sportiva.
Ovviamente, il trattamento prevede l’ausilio di diversi strumenti tecnologici che coadiuvano e semplificano l’attività terapeutica del fisioterapista. Peraltro, l’utilizzo di tali strumenti viene insegnato nei corsi di formazione di fisioterapia.
Tra le patologie più frequenti che fanno ricorrere all’ausilio del fisioterapista troviamo senza dubbio il mal di schiena ed i problemi alla cervicale. Tali disturbi possono essere isolati o ripetitivi e costanti, ma nella maggior parte dei casi derivano da traumi per sforzi fisici ripetitivi.
Talvolta durante la giornata si compiono dei movimenti costanti, anche involontari, che possono generare problematiche di vario tipo sull’apparato locomotore.
In tali casi, la fisioterapia calza a pennello.
Altro caso frequente in cui si richiede l’intervento del fisioterapista è quello delle lesioni fisiche causate da attività sportive.

Il ruolo del fisioterapista.

Il settore medico della fisioterapia è composto da operatori sanitari abilitati alla cura di pazienti colpiti da disfunzioni dell’apparato locomotore e neurologico.
Il principale scopo di ogni fisioterapista è quello di aiutare il prossimo migliorando le sue condizioni di vita ed incrementando le sue capacità locomotorie, le quali possono essere inizialmente compromesse da lesioni momentanee o permanenti, ovvero da malattie neurologiche ereditarie.
Un fisioterapista è quindi in gradi di prevenire e gestire i problemi fisici legati alla degenerazione cellulare e ossea, oltre che ad attenuare i dolori causati da malattie neurologiche particolarmente insidiose.

Il trattamento e la cura del paziente.

Prima di avviare la terapia, l’operatore sanitario individuerà le capacità fisiche e di movimento iniziali attraverso l’ausilio di particolari strumenti, quali travi di equilibrio o martelli di gomma per testare i riflessi neurologici.
I trattamenti cui è abilitato un fisioterapista sono diversi e vanno dal semplice massaggio per la stimolazione ed il rilassamento muscolare alla stimolazione elettrica e termica, sia a caldo sia a freddo, eseguita tramite appositi strumenti medici.
Inoltre, il fisioterapista si occupa di educare il paziente nella esecuzione di esercizi fisici specifici e nella postura tenere al di fuori del trattamento.
Infine, tra i compiti del fisioterapista rientra anche il monitoraggio costante del paziente al fine di verificare l’andamento della piano terapeutico seguito e la conseguente risposta dell’organismo. A tal fine, ogni fisioterapista possiede una cartella clinica di ogni paziente che viene aggiornata ed integrata anche da eventuali ulteriori certificazioni sanitarie richieste dal medico.
Ogni corso di fisioterapisti insegna agli aspiranti operatori socio sanitari come seguire, monitorare e prendersi cura del proprio paziente.