Lo sfalcio erba sui terreni incolti è un’operazione necessaria per la cura del verde pubblico.
Perché è obbligatorio e quali sono le regole da rispettare?

A volte può capitare che un terreno rimanga incolto a causa della mancanza di tempo o di energia da dedicargli, e nell’arco di pochi anni questa situazione può creare un problema molto serio: l’erba cresce così tanto da coprire tutta la superficie e diventa impossibile lavorarla.

Pulizia dei terreni incolti: cosa dicono le norme?

La legge del 2008 sulla tutela dell’ambiente prevede che chiunque detenga un terreno incolto debba provvedere alla manutenzione e pulizia di esso. La normativa stabilisce inoltre che il proprietario di un terreno incolto abbia l’obbligo di ridurre la vegetazione al minimo ed eliminarla in caso di necessità.

Questo tipo di interventi sono necessari per mantenere la flora e la fauna del territorio, ma anche per garantire un miglioramento estetico della zona. L’obbligo di sfalcio erba sui terreni incolti si applica anche alle aree private come giardini o parchi.

Per la legge italiana, con regolamento del Ministero dell’Ambiente del 4 marzo 2001, sono considerati incolti i terreni che non sono soggetti alla coltivazione e non sono adibiti a zone verdi o all’allevamento.

Per la tutela del paesaggio ma anche delle persone:
Si legge spesso sul web che l’obbligo di pulizia e sfalcio erba sui terreni incolti sia una nuova imposizione dell’ANAS. In realtà, si tratta di una norma già in vigore da diversi anni e con una chiara origine nel Codice della strada.
L’art. 29 del codice della strada prevede infatti che i proprietari dei terreni che confinano con strade pubbliche debbano eseguire la manutenzione del verde che possa occupare la carreggiata o limitare la visibilità della segnaletica.

Come ripulire un terreno incolto da rovi ed erbacce

Aprile è il mese della primavera e di tutte le cose che nascono dalla Terra:
fiori, piante, frutta e verdura. Per alcuni il giardino è un hobby, per altri un passatempo e per altri ancora un lavoro.
Per chi ha la passione del verde, ma non ha molto tempo a disposizione o non ne sa nulla di giardinaggio, può sembrare difficile ripulire un terreno incolto da rovi ed erbacce.

La prima cosa da fare è smantellare la vegetazione che già vi cresce.
Vanno rimossi tutti gli arbusti e i cespugli, nonché le piante di erba infestanti, poi sarà necessario spianare il terreno con un motocoltivatore o aratro per eliminare le radici che si trovano sotto la superficie e che possono ostacolare il lavoro successivo.

Quando le piante infestanti diventano troppo impegnative per un semplice decespugliatore manuale o per un motocoltivatore, si può ripulire il terreno dalle erbacce con un trinciasarmenti per trattatore, il quale permette di tagliare la vegetazione e potare gli arbusti con facilità.

Il primo impiego del trinciasarmenti per trattore è quello di smaltire le piante infestanti presenti in una proprietà privata, un terreno agricolo, i margini di un bosco, gli argini di un fosso o di un fiume. Infatti, grazie alla sua grande potenza si può realizzare anche lo smaltimento della vegetazione nel verde pubblico.

Il trinciasarmenti si può utilizzare anche per preparare il terreno per la semina di nuove colture oppure sfalciare i prati in modo da evitare l’erba alta. Questo attrezzo viene utilizzato sia per potare e tagliare gli arbusti, che per eliminare le erbacce dal terreno. Il disboscatore ha una robusta lama in acciaio che taglia tutti gli strati di vegetazione del terreno.

Il trinciasarmenti è molto efficace nel caso di terreni incolti o difettosi perché può tagliare tutte le piante di ogni tipo, anche quelle più resistenti come i rovi e le felci e può essere utilizzato su campagne da pascolo, prativiti e campi agricoli in generale.

Quali altri lavori si possono fare in un terreno incolto?

Come evitare la ricrescita troppo veloce delle erbacce?

È facile disboscare un terreno, ma il lavoro più lungo e faticoso è quello di renderlo pronto per la coltivazione. Come attirare gli insetti utili alla fertilità del suolo e come evitare che le erbacce si riproducano velocemente per trasformare il vostro lavoro in poco tempo in una vera e propria battaglia contro i fastidiosi arbusti?

La risposta a queste domande è nell’uso delle tecniche di disboscamento ecologico, che garantiscono risultati duraturi e soprattutto non danneggiano il clima.

La dissodatura è il primo passaggio fondamentale per poter seminare e coltivare con successo. Il terreno deve essere liberato dalle radici dei vegetali che lo hanno occupato generalmente per tutta l’estate: questi quindi vanno staccati e bruciati, oppure rimossi con l’aiuto di un trattore.

Come rendere pronto il terreno per la semina?

Una volta che il terreno è stato dissodato, si può procedere alla concimazione e alla preparazione delle zone che verranno piantate: ciò avviene tramite l’utilizzo di fertilizzanti naturali o chimici, ma questo dipende anche dal tipo di coltivizione successiva che si intende fare.
Ad esempio in agricoltura biologica esiste un apposita regolamentazione.