In una società che va sempre troppo veloce, ritagliarsi uno spazio per curare il fisico e lo spirito diventa assolutamente fondamentale e soprattutto piacevole. La pratica di questa disciplina vede la sua peculiare attività grazie all’utilizzo di uno strumento molto semplice ma assolutamente necessario ovvero il tappetino da yoga. 

Nell’antichità la pratica veniva convogliata su terreni battuti oppure utilizzando La pelle di animali precedentemente cacciati. Con il passare degli anni ovviamente, sono state trovate soluzioni più comode e soprattutto meno invalidanti per natura ed animali. Quando ci troviamo a dover scegliere il nostro tappeto dobbiamo quindi fare attenzione ha delle caratteristiche fondamentali per svolgere la nostra attività fisica in modo corretto. Prima di tutto dobbiamo scegliere un tappeto che abbia un’ottima aderenza per ottimizzare la stabilità delle nostre posizioni e avere soprattutto il giusto spessore che consenta alle nostre articolazioni di non affaticarsi o indolenzirsi. Una volta stabilito ciò, è buona regola scegliere tappeti prodotti con materiali che siano facilmente lavabili per non formare un accumulo di batteri e funghi tramite l’accumulo di umidità. Come dicevamo precedentemente, lo spessore del tappeto rappresenta un aspetto cruciale, vediamo insieme quali sono le misure consigliate. In questo caso lo strato dipenderà dal grado della nostra esperienza. I più longevi nella pratica possono tranquillamente optare per spessori di 3 mm, mentre chi si avvicina per le prime volte sceglierà quelli da circa 10 mm. La misura ideale come spesso accade, si troverà quindi nel mezzo intorno ai 6 mm. Passando invece al tipo di materiale possiamo dire che il PVC è quello maggiormente utilizzato grazie alla sua comodità e all’ottimo grado di pulizia che riusciamo ottenere dopo ogni utilizzo. Una volta stabilito il materiale migliore per quello che riguarda la qualità dobbiamo capire qual è il luogo più adatto dove effettueremo la nostra pratica. In molti casi si tratta del pavimento di casa quindi dovremmo essere attenti a scegliere un tappeto che abbia uno spessore abbastanza importante. Il motivo è molto semplice visto che se dovessimo sentire nel momento dei nostri esercizi la scomodità e la durezza del pavimento, la fluidità dei nostri movimenti non sarà quella richiesta e soprattutto non trarremo nessun beneficio… Anzi, il momento dello yoga diventerà un momento di scomodità. Contrariamente, perché ho la fortuna di avere un piccolo giardino oppure un prato vicino casa, la scelta del tappeto è totalmente differente. In questo frangente possiamo infatti optare per spessori molto più ridotti visto che la superficie che ospiterà i nostri esercizi sarà già abbastanza accogliente e morbida. La consistenza dei materiali invece è da scegliere in base alla nostra esperienza nella pratica yoga.ovviamente chi ha una muscolatura più allenata riesce a supportare e sopportare superfici apparentemente più ostiche.

Altro pregio da non sottovalutare è senza dubbio l’ottimo rapporto qualità/prezzo che viene riscontrato sul mercato di settore. Il tappeto yoga deve chiaramente avere delle dimensioni congruenti alla nostra statura quindi si va dalle dimensioni standard di mt. 1,8 x 0,60 sino a quelli più imponenti che arrivano ad una lunghezza di 2 mt. Non esiste una pratica yoga, sono infatti presenti più tipologie inerenti questa disciplina. A tal proposito se pratichiamo un’attività più energica andrà bene un colore più vivace mentre se svolgeremo un tipo di yoga più meditativo opteremo per colori pastello e sicuramente più tenui. Questo particolare spesso è sottovalutato ma invece riveste una grande importanza per la piena concezione della pratica, un momento nel quale tutti quanti nostri sensi devono essere connessi verso un obiettivo di benessere.   Vediamo insieme quali sono gli accessori più venduti online per lo yoga secondo il sito www.piuvenduti.it.